Il timpano a Carennac, rebus risolto

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Carennac è un villaggio meraviglioso, ma è anche un rebus risolto, un dubbio superato. Sta in terra di Francia – Occitania, valle della Dordogne – la cittadina di Carennac; la sua chiesa, dedicata a San Pietro, dentro le mura, possiede un bel portale romanico. Non è tra i principali, per dimensione e per fattura; ma dentro il contesto della cittadina antica, fatta di pietre e case antiche e di fiori, il timpano scolpito contribuisce al grande fascino del luogo.

Presenta un Cristo in trono, seduto in mezzo ai dodici Apostoli, anche loro assisi su ricchi scranni. E verrebbe quasi da dire che è una pietra d’inciampo, questo portale, per chi, come me, nei timpani si attende di trovare, per regola stabilita, la seconda venuta, il Cristo giudice. Carennac eccepisce? A prima vista sì: intorno al Cristo in maestà ci sono i simboli dei Viventi, è vero. Ma a parte questo, la lunetta non sembra ispirata alla visione dell’Apocalisse: non ci sono i ventiquattro Vegliardi di cui parla appunto il Libro di Giovanni; non ci sono angeli che chiamano al Giudizio universale, né anime che si riuniscono intorno al trono del Salvatore; non ci sono diavoli che attendono i dannati, né porte del Paradiso che si aprono per chi viene giudicato meritevole della beatitudine eterna.

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L’accesso al villaggio e il portale della chiesa

Non c’è dubbio: il Cristo circondato dagli Apostoli non è un’immagine presa dal Libro di Giovanni, che non inserisce i Dodici nella sua visione. Quello rappresentato a Carennac potrebbe essere anche un momento della predicazione del Signore, o di un dialogo Suo con gli Apostoli… E così il portale di Carennac, a prima vista, sembra infrangere e mettere in discussione la regola secondo cui sopra l’ingresso della chiesa, per tutto il tempo romanico, deve stare l’immagine dell’Ultimo Giorno.

E invece no. Al contrario, anche il portale di Carennac conferma questa regola, pur reinterpretandola a modo suo. Racconta anch’esso il Giorno del Giudizio, ma lo fa seguendo una tradizione diversa, basata non sull’Apocalisse di Giovanni ma su altri passi del Nuovo Testamento. Carennac infatti guarda al capitolo 19 del Vangelo di Matteo:

E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele» (Mt 19, 28)

e guarda al Vangelo di Luca:

Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele (Lc 22, 28-30)

In trono con il Salvatore, nel giorno finale: è la promessa fatta agli Apostoli, ed è forse anche la segreta speranza di chi scolpì il portale, un artista di nome Girberto –  Girbertus cementarius fecit istum portanum, benedicta sit anima eius recita un’iscrizione all’interno del nartece -. A chi guardava la scena, a chi la guarda, basta la speranza che il giudizio, in quel giorno, sia benevolo.

Sul blocco degli appunti di viaggio, lasciando Carennac, si può ben scrivere che il rebus è risolto, e la regola è confermata: sul portale della chiesa, per tutto il tempo romanico, c’è il Giorno del Giudizio. Non la Madonna, non i santi, non la Crocifissione o l’Ultima Cena, ma la rappresentazione “inevitabile” della Seconda Venuta e della fine dei tempi. Nella stessa pagina del quaderno, sempre sotto il titolo “Visita a Carennac”, si annoterà che davvero pochi villaggi di Francia sono belli e confortevoli come questo, appoggiato al suo bel fiume scuro: “Ci si può tornare – scriverete – e non solo per il bel portale romanico”.

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Carennac, il villaggio

 

 

11 pensieri su “Il timpano a Carennac, rebus risolto

    1. Già. In una nazione in cui durante la Rivoluzione e le Guerre di Religione furono sfregiati tanti monumenti – dei Santi scolpiti sulle chiese in particolare si staccavano le teste – qui sembra tutto a posto… senonché manca uno degli apostoli, quello che, in alto a sinistra, stava al fianco di Pietro. 😦 Quasi completamente cancellato.

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  1. Paolo Salvi

    Sono passato per Brive-la-Gaillarde, stupenda, quest’estate, che dista circa 50 km da Carennac. La Dordogna (e il Quercy e l’Aveyron) me la sono segnata per un altro viaggio, dopo l’Alvernia.
    Che dire… portale sublime, spettacolare!
    Particolare la divisione della lunetta in riquadrature… (l’avrei ben visto in una facciata umbra!)… che ne sottolineano una rigorosa divisione su due registri: un autore con il senso dell’equilibrio delle parti. E, nel centro, l’ordine “gigante” del Cristo in mandorla con i simboli del tetramorfo, come giusto che sia.

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  2. Giovanna Bigalli (da Fb):
    Ma questo è un vero giallo medievale! degno della scrittrice di quei bei gialli medioevali che hanno per protagonista fratello Cadfael… (nonché gli unici gialli che leggo, per amor di Medioevo….). Di Carennac ho un ricordo non proprio preciso, ma bello, dopo portali e portali e capitelli…. in giro per la Francia…. Ripasso con gioia il suo portale, Scritture alla mano, come non è possibile altrimenti fare……

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