Battistero? Nel XII secolo fu ben altro

Lo chiameremo “Battistero”, come hanno fatto i Fiorentini da Dante in poi. E però nei secoli che interessano a noi – nei secoli “before Chartres” – questo edificio mirabile aveva ben altro ruolo e ben altra autorità.

Lo schema famoso, che fa nascere insieme un battistero davanti alla grande chiesa cittadina – come accade a Pisa e come accade a Parma, ad esempio – non vale a Firenze. E se l’ottagono di San Giovanni effettivamente diviene, da un certo momento in poi, il battistero della città posto al servizio della grande cattedrale metropolitana di Santa Maria in Fiore, nel tempo romanico in realtà l’ottagono stesso è la grande cattedrale, la chiesa madre, la casa del Vescovo. Non nasce “ancella”, quindi, il bel San Giovanni, ma piuttosto Duomo e padrone.

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La facciata principale

Se vogliamo vederla com’era prima del grande mutamento duecentesco, è così che dobbiamo immaginarla, questa antica cattedrale: più autorevole, più sola, un po’ più tonda.

Più autorevole perché sede della cattedra vescovile, chiesa principale, luogo di culto, di pubbliche assemblee, e di giudizio: è il 1059 quando il vescovo Nicolò, che la ricostruisce nelle dimensioni che conosciamo, la riconsacra come basilica e come cattedrale di Firenze. Lo fu in precedenza, e lo sarà ancora per più di un secolo.

Dobbiamo poi immaginarla più sola, perché non si inseriva in un sistema “grande cattedrale-battistero”, e non aveva davanti a sé, quindi, una grande chiesa da “servire”. Era luogo di battesimo, certo, il San Giovanni; ma così come lo erano nel Medioevo le grandi cattedrali cittadine, in cui le folle si riunivano ogni domenica per l’Eucarestia, e solo due volte all’anno per le grandi liturgie battesimali. Battistero di se stessa, semmai, e non, come sarà dal Trecento in avanti, battistero di una cattedrale più grande e più nuova.

Quand’era cattedrale a se stante, infine, la basilica di San Lorenzo era più… tonda. La pianta era la stessa, ad otto lati; ma a completare il grande ottagono era, nel tempo romanico, una cupola a vista, la stessa che vediamo oggi, che però nel Trecento fu coperta dal tetto a spioventi lineari che ancora oggi ammiriamo. All’ottagono, quindi, si sovrapponeva in alto con una copertura curvilinea, non rara nel medioevo romanico. E anche l’abside, di seguito ricostruita con un profilo rettangolare, aveva in origine la classica forma a semicerchio.

Firenze / Florence - Piazza del Duomo - View ESE on Battistero di San Giovanni / Baptistery of St. John 1059-1128 - Florentine Romanesque
La chiesa di San Giovanni, con l’abside

Con la sua origine paleocristiana, con i suoi riferimenti fortissimi all’arte romana classica, con i mosaici gotici che decorano all’interno la cupola e le volte minori, con le magnifiche porte bronzee rinascimentali… con tutto questo la chiesa di San Giovanni è un monumento all’arte dei secoli, e un segno vivente dell’evolvere del gusto e del genio fiorentino. Ma se potessimo fotografarla sul finire del XII secolo, la vedremmo così: abitata dal Vescovo, brulicante di fedeli la domenica, centro indiscusso della religiosità cittadina, con una cupola e un’abside ad addolcire la forma all’esterno. Dentro, andranno “cancellati” i mosaici delle volte; ma il resto è tutto opera del tempo romanico. E all’esterno, immaginiamo pure le otto pareti come già coperte dei marmi policromi bianchi e verdi che la rendono inconfondibile: queste geometrie, realizzate proprio nel culmine del tempo romanico, diventeranno il tratto saliente del Medioevo fiorentino.

Sola, autorevole, un po’ più tonda. Poi verranno i secoli d’oro di Firenze, e l’antica cattedrale diverrà battistero, luogo di servizio, dependance, resa piccola dalle gigantesche proporzioni altrui.

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Il maestoso interno: cattedrale, prima che battistero

 

 

24 pensieri su “Battistero? Nel XII secolo fu ben altro

    1. Vero, anche più vicina di quanto non sia Santa Maria del Fiore. Ma in un rapporto di “non sudditanza”. E mi piacerebbe approfondire il tema del ruolo, appunto, di San Giovanni come “cattedrale”, in rapporto alle altre chiese antiche, che mi pare resti aperto.

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  1. Giuliano Gallus (da Fb):
    Una sola osservazione: dall’età carolingia in Europa (salvo conversioni di ebrei e le zone di confine) non ci sono più battesimi di adulti. Per cui anche l’antica disciplina del catecumenato e del battesimo in determinate celebrazioni (Pasqua e Pentecoste di solito) si dissolve. Si battezzano infanti e la regola è “quam primum” per il timore della morte e perché il battesimo è visto prioritariamente come perdono del peccato.

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  2. Alberto Sifuentes Giraldo (da Fb):
    The Baptistery of San Giovanni was never the Cathedral of Florence. Before Santa Maria del Fiore, on the same site was the Church of Santa Reparata, originally a Paleochristian basilica that, after the Gothic War, was reconstructed and extended during Charlemagne’s time. The bishopric seat was moved from San Lorenzo to Santa Reparata in the time of Bishop Andrew (IX century), when the relics of San Zeno were discovered. The remains of Santa Reparata are located at the foot of the current cathedral, very close to the baptistery. I am surprised that such information does not appear in the article.

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    1. Le “informazioni” su Santa Reparta non appaiono in questo articolo semplicemente perché questo articolo parla della chiesa di San Giovanni, poi “battistero” di Firenze. La chiesa di Santa Reparata stava senza dubbio a poca distanza dal “bel San Giovanni”, e se ne parla nella discussione; ma è una chiesa “altra”… Qui si racconta di come la chiesa di San Giovanni fu, e a lungo – contrariamente a quanto affermi – la cattedrale di Firenze; lo era già nel IX secolo, secondo Italo Moretti e Renato Stopani (“La Toscana”, in “Italia Romanica”, Jaca Book, p. 95), e lo era ancora nel secolo XII.
      Poi, nulla vieta che la tua ipotesi – San Giovanni non fu mai cattedrale, e lo fu invece Santa Reparata – sia più corretta di quella proposta dai due studiosi. Ma nella storia dell’arte e nella ricostruzione delle vicende di una struttura, specie se è particolare come il “battistero” di Firenze… c’è spazio per molte ricostruzioni, a patto che siano sensate e motivate, non date come assunto indiscutibile.

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      1. Alberto Sifuentes Giraldo (da Fb):
        I believe that the thesis that the Baptistery of San Giovanni was once the bishop’s seat originates from a misinterpretation of his consecration plaque by Nicholas II, since the one of Santa Reparata has not been found, but during that period he also consecrated the churches of San Lorenzo and Santa Felicità. It is unlikely that the Baptistery has fulfilled cathedral functions for several reasons: it does not possess the structure of a Romanesque cathedral (perhaps it could have been in the Byzantine period); the relics of the main saint of the city (an important requirement for the foundation of a cathedral), San Zeno, were in Santa Reparata; usually, the cathedrals were built on the same site and the buildings from earlier stages were superimposed or integrated into the new cathedral, if the baptistery of San Giovanni had been the old cathedral it would be expected to have been integrated into the building of the new cathedral .

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        1. Grazie. Sono tutte considerazioni valide che però – ripeto – non impediscono ad una parte della critica di parlare di San Giovanni come della cattedrale del tempo romanico. Peraltro, sarebbe già significativo abituarci a pensare a San Giovanni come ad una chiesa vera e propria – anche non fosse sede del Vescovo -, e non come un grande battistero.

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          1. Alberto Sifuentes Giraldo (da Fb):
            The Baptistery of San Giovanni in itself is a magnificent and autonomous church, and exerted a profound influence in the construction of other temples in Tuscany such as the Abbey of Fiesole or the nearby San Miniato al Monte, that is impossible to doubt. What does not seem reasonable is that the bishop uses as a seat a church other than the cathedral, which is the seat of the bishop par excellence.

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  3. Giacomo Cirsone (da Fb)
    Mi permetto di dissentire, il San Giovanni fu battistero sin dalle origini paleocristiane, secondo lo schema battistero esterno-basilica cattedrale noto in Italia e altrove (Dalmazia e Nord-Africa ad esempio), anche con il battistero esterno in altra posizione o non assiale. Che sia stato trasformato in chiesa con il venir meno della pratica battesimale per immersione a favore di quella per aspersione è un dato acquisito non solo per Firenze ma anche per altri esempi di battisteri paleocristiani (ad esempio il battistero di San Giovanni a Canosa di Puglia). Ma che sia stato abitato dal vescovo è improprio, semmai è stato officiato (dato il rapporto topografico e simbolico con la basilica cattedrale) dal vescovo. La perdita della funzione battesimale (poi ricomparsa molto più tardi) è un fenomeno osservabile anche in numerosi battisteri di chiese paleocristiane romane, che si compie entro il X-XI secolo (quando le pareti interne vengono spesso affrescate e le vasche battesimali completamente defunzionalizzate e dismesse).

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    1. Permesso di dissentire accordato! 🙂 Nessuno ha la pretesa di conoscere per certa la storia di un edificio come questo. Before Chartres la racconta riprendendo le posizioni di chi evidenzia come la chiesa di San Giovanni fu, e a lungo, chiesa e non (solo) battistero (Italo Moretti e Renato Stopani, “La Toscana”, in “Italia Romanica”, Jaca Book, p. 95) e lo fu in particolare nei secoli romanici. Altre tesi – per le quali si ringraziano tutti coloro che hanno inteso contribuire – sono riportate in questa stessa discussione in calce all’articolo.

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  4. Arcelina G. Martin (da Fb):
    Me sorprendió tanto el baptisterio como la catedral que son para admirarlos por fuera, ya que por dentro estan practicamente vacios.
    [Mi ha sorpreso sia il battistero che la cattedrale che sono per ammirarli fuori, visto che dentro sono praticamente vuoti].

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  5. Giovanna D'Andrea

    Ho seguito attentamente le vs ricostuzioni diverse, a me fin dall’inzio mi fa ricordare un mausoleo, vedi Ravenna, e all ‘interno quelle chiese precedenti alle romaniche, rotonde!!!dove I fedeli pregavano deampulando, un luogo di agregazione e di fede!!! Non sono uno studioso, solo una apassionata di questo periodo che ci ostiniamo a chiamare “buio”

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  6. Paolo Salvi

    Bella dialettica ed interessante controversia.
    Trovo sorprendente la tesi del battistero – cattedrale, ma certo sono da prendere in considerazione gli studi accreditati.

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  7. Alessio Lombardi (da Fb):
    In primis, grazie mille per l’interessantissimo blog, che seguo sempre con passione!
    Illuminante ripensare al San Giovanni nella sua funzione liturgica “alternativa”. Un po’ forte invece mi è sembrata l’assegnazione a cattedrale – come anche sollevato da altri – se non altro perché nell’articolo è data con una certa sicurezza, quando invece ricordo una convergenza degli storici su una storia diversa (Santa Reparata e San Lorenzo cattedrali, ma mai San Giovanni). Lo scrivo solo per interesse di dibattito 🙂 se qualcuno ha fonti mi farebbe piacere saperne di più!

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  8. Rossella Fioretti

    Originariamente era un tempio pagano. Farne poi un battistero per la cattedrale, diveniva logico, vista la posizione rispetto a S.M. del Fiore, …poiché i fonti battesimali dovrebbero stare prima di addentrarsi in una chiesa: per farvi accedere da consacrati figli di Dio.

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