A Saulieu, solo per cinque perle rare

Saulieu è un posto dove bisogna andare preparati, preparatissimi. Cinque perle rare danno un senso alla visita a questa cittadina in Borgogna, che di suo non è speciale: guai quindi ad arrivare a Saulieu senza consapevolezza, col rischio di non vederle, di cercare a vuoto, o di guardare altrove.

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Il capitello della fuga in Egitto

Le cinque perle rare sono i cinque capitelli biblici, i più belli tra i tanti scolpiti nella chiesa di Saint-Andoche. Conviene davvero entrare e concentrare l’attenzione su queste sculture specifiche, che spiccano tra le altre per intensità e fattura. I cinque pezzi pregiati, contemporanei e risalenti ai primi decenni del XII secolo, rappresentano un episodio del Vecchio Testamento –  il profeta Balaam fermato dall’angelo – e quattro episodi del Vangelo: la fuga in Egitto, la tentazione di Gesù, l’impiccagione di Giuda, l’incontro del Risorto con la Maddalena (in basso, foto di Jacques Mossot per Structurae). Sono tutti “mezzi capitelli”, nel senso che addossati ad un pilastro presentano una solo faccia completa, quella che si mostra al visitatore, e due mezze facce laterali, perché poi il capitello si fonde con il pilastro retrostante: anche per questo, i cinque capitelli maggiori di Saulieu concentrano con rara intensità il loro racconto, coerente e compiuto, non disturbato da altre rappresentazioni. La scena quindi si svolge unica sui tre lati, come nel caso della bellissima fuga in Egitto, oppure presenta sulle mezze facce un altro momento dello stesso episodio: è il caso del capitello del Risorto, in cui il lato principale mostra il dialogo tra Gesù e Maddalena, mentre di scorcio si mostra quanto accaduto subito prima, cioè l’incontro delle pie donne con l’angelo che le accoglie al sepolcro vuoto.

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Le pie donne al sepolcro, da una pagina del volume “La Borgogna” di Jaca Book

Basterebbe questa “mezza faccia” dedicata al sepolcro vuoto a giustificare un viaggio a Saulieu: l’angelo seduto annuncia la Risurrezione, e questo annuncio è la più stupefacente risposta agli sguardi delle tre donne, aperti a ventaglio in ogni direzione, per rivedere Colui che era morto, e che ora dicono risuscitato: “Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto…”. Una notizia che sconvolge ogni prospettiva. Eppure gli occhi delle Marie non cessano di scandagliare per ogni dove, ora però con uno sguardo di fiduciosa attesa: erano venute per onorar il Maestro per l’ultima volta nel sepolcro, e ora sanno che, insieme agli uomini e alle donne di ogni tempo, lo cercheranno per l’eternità nei cieli e sulla terra.

Proprio questa “mezza faccia” dedicata al sepolcro vuoto, dieci centimetri di meravigliosa arte romanica, ribadisce il concetto iniziale: guai a dimenticare Saulieu nel nostro itinerario per la Borgogna romanica; e guai a venire a Saulieu senza la determinata intenzione di vedere i cinque capolavori: non c’è molto altro, ma basta e avanza.

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La Borgogna romanica, di cui Saulieu con i suoi capitelli è una delle perle, può stare tutta in un viaggio di sei giorni: lo racconta il nuovo volume con gli appunti di Before Chartres, per un itinerario densissimo di meraviglie: LA BORGOGNA romanica IN SEI GIORNI.

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Non ci sono, i capitelli di Saulieu, nel volumetto sui capitelli romanici che Before Chartres propone ai suoi lettori più fedeli. E però ce ne sono altri dodici – anzi, per la verità ce ne sono altri quattordici – che hanno la pretesa di essere altrettanto belli. Vedere per credere. Qui: DODICI splendidi CAPITELLI ROMANICI

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Un’altra rassegna di capolavori: altri venti capitelli, tra i più belli scolpiti nel tempo romanico, sono raccolti in questo volumetto. Before Chartres li guarda e li racconta con la consueta curiosa attenzione, e con quell’entusiasmo che, di fronte a pezzi così eccezionali, è inevitabile: CAPITELLI ROMANICI, altri VENTI CAPOLAVORI.

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11 pensieri su “A Saulieu, solo per cinque perle rare

  1. Avatar di Paolo Salvi Paolo Salvi

    Splendide fotografie e riferimenti eccellenti come sempre. Un patrimonio di sculture romaniche di grande bellezza, estremamente nitide ed evocative.

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  2. Avatar di Paolo Salvi Paolo Salvi

    SAULIEU è stata una rivelazione, proprio grazie ai tuoi racconti, che ho ammirato a Pasqua dell’anno scorso nel mio viaggio in BORGOGNA (finalmente!). Ci tornerò presto. Saulieu ha dei capitelli di fattura stupefacente, eleganti e preziosi.

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