Anche il Medioevo cristiano ha un suo proprio mondo mitologico. Gli uomini e gli artisti del tempo romanico ereditano, pur con molte difficoltà di comprensione, gli dei e i miti greci e romani; ma a questi si aggiunge una grande famiglia di personaggi, con le loro storie mitiche e antiche, questi invece conosciuti a menadito: è la schiera dei personaggi le cui vicende sono narrate, con voce autorevole, nei libri sacri dell’antico e del nuovo Testamento.
Studiare il Medioevo e il romanico senza conoscere i testi biblici è come parlare della Grecia antica ignorando i poemi omerici o l’opera di Ovidio. Ed allo stesso modo, visitare le chiese romaniche, soffermandosi ad ammirare i capitelli e gli affreschi, è un guardare cieco, se non andiamo poi a cercare nei racconti delle Scritture il senso primo di ciò che queste opere raccontano, il perché dei volti e dei gesti, dei colori.
Da Adamo ed Eva, che mille volte sono rappresentati mentre condividono il primo errore, fino a Vegliardi che suonano e lodano intorno al Signore dell’Apocalisse, i personaggi della Bibbia abitano l’arte romanica nella stessa misura in cui gli eroi e le ninfe della mitologia antica popolano i capolavori classici. Caino e Abele, Giobbe, Sansone, Sara che tutti dicevano sterile, Isaia e Geremia, Noè con la sua arca, Abramo e il figlio Isacco, Davide e Golia il gigante: è questa la genìa di patriarchi, di profeti, di capostipiti, di supereroi dell’epoca delle Scritture, che riempie i sogni e le sculture e i dipinti degli artisti romanici. Per questo molte volte Before Chartres, presentando i capitelli più noti e notevoli o i grandi cicli affrescati, racconta anche le storie di questi protagonisti, secondo il dettame dei testi, e secondo le interpretazioni che dei testi hanno dato i lettori del Medioevo.
Anche il Medioevo cristiano ha un suo proprio mondo mitologico, e il catalogo di questo mondo mitologico romanico è la Sacra Scrittura. Verranno poi ad aggiungersi, ancora, le figure e le storie dei santi, che porteranno nuovi racconti e nuova ricchezza di storie ed immagini, ma intanto la Bibbia è il grande serbatoio. E così, hanno un tema biblico i più appassionati tra gli articoli del nostro blog; e allo stesso modo, il nuovo volumetto “STORIE della Bibbia NELL’ARTE ROMANICA” è probabilmente il più riuscito tra i libri prodotti fin qui da Before Chartres. Per chi cerca il medioevo più profondo, infatti, viaggiare per le chiese di Borgogna o d’Alvernia è un sogno che si avvera, ma non è appassionante quanto scoprire e meditare le vicende dei miti cristiani narrati nei testi miniati, nelle pietre scolpite, sulle pareti dipinte di una navata.
“STORIE della Bibbia NELL’ARTE ROMANICA”: sono diciotto i capitoli del libro, per diciotto capolavori romanici – in verità diciassette, perché l’ultimo capitolo è… – ciascuno dei quali ispirato ad una delle vicende dell’Antico Testamento. In attesa di un nuovo volumetto dedicato ai racconti dei Vangeli, che Before Chartres sta già preparando, non c’è miglior lettura – e non c’è miglior regalo da farsi e da fare – in questo tempo che precede ed annuncia il Natale.
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Le storie della Bibbia – da Adamo ed Eva ai profeti, dalle gesta di Sansone al sacrificio di Isacco – hanno ispirato e guidato gli artisti romanici. Before Chartres ne ha descritte molte nei suoi articoli, e oggi ha raccolto le più affascinanti in un volumetto pieno di fede, di sapienza e di stupore, che trovi qui: STORIE della Bibbia NELL’ARTE ROMANICA.
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