Deciso a scrivere della cattedrale di Durham, in Inghilterra, pensavo che avrei provato, con un post molto serioso, a dipanare la secolare questione, e cioè se sia stato proprio qui, costruendo questa chiesa, che gli architetti normanni hanno “inventato” la volta a crociera costolonata. Insomma: pensi a Durham, gigantesca creazione, sostenuta da pilastri inconfondibili, luogo di svolta, di innovazione architettonica a cavallo tra due secoli – finiva l’XI quando fu costruita, e cominciava il XII -… e non puoi che addentrarti, pensavo io, in dispute di grande spessore, centrali nella storia dell’arte medievale. Poi apri il sito web della cattedrale e…
Poi sono entrato nel sito web della cattedrale, durhamcathedral.co.uk, e mi sono ritrovato in un mondo che – per la barba di Beda il Venerabile! – non potrebbe essere meno serioso e meno… storiograficamente corretto. Come appassionato del tempo romanico mi aspettavo di trovare, nel sito ufficiale della cattedrale, la storia della chiesa, la sua descrizione, la collocazione dentro al ciclo delle grandi chiese normanne, informazioni sulle diverse fasi di cantiere, sul rapporto tra la cattedrale e il vicino castello, sorti entrambi in una penisola, in un’ansa del fiume Wear dal grandissimo fascino… A trovare pane per i suoi denti, invece, è stata la metà di me che si appassiona alla comunicazione digitale. Perché il sito durhamcathedral.co.uk, mentre dice pochissimo della chiesa e del suo passato, racconta invece alla grandissima tutto quello che alla cattedrale fa da contorno – orari, dintorni, museo, bookshop, curiosità, come arrivare, opere minori, suggerimenti per il turista mediamente preparato… – e lo fa con l’aria scanzonata e con la verve comunicativa, strepitosamente efficace, che ti aspetteresti di trovare – che ne so? – nel sito di un Museo della Chimica per teen-ager.
Ci saranno sì e no dieci righe a raccontare delle nostre tediose questioni di architettura medievale e della rivoluzione che avvenne, secondo gli studiosi, proprio a Durham. E forse neanche interessa, a quelli del sito, che secondo Gombrich la “scoperta” della crociera avvenne, sul finire dell’XI secolo, proprio in questo cantiere, quando “gli architetti normanni (…) si accorsero che, in fondo, non era necessario fare tutta la copertura così pesante. Bastava che un certo numero di solide nervature venisse gettato attraverso gli spazi e che gli intervalli tra l’una e l’altra fossero riempiti con materiale più leggero. Si scoprì che il miglior metodo per fare ciò era di gettare le nervature o ‘costoloni’ a croce fra i pilastri, riempiendo poi le sezioni triangolari che ne derivavano…”. Nulla. A questo tema, nel sito della cattedrale di Durham, non viene fatto neppure un accenno.
E però in durhamcathedral.co.uk si spiega molto bene come si può salire sull’altissima torre, con i suoi 325 gradini. E si narra per filo e per segno com’è nata l’idea di ricostruire l’intera chiesa con i Lego: c’è addirittura un ampio video dedicato agli ideatori del progetto e ai “volontari” che hanno dato il loro contributo, mattoncino dopo mattoncino, per costruirne un riproduzione di tre metri e più. Sempre nel sito, si trovano pagine dedicate alle cappelle più pittoresche, alle gite che si possono fare nel bosco tutto intorno, al coro della chiesa (inteso come gruppo di cantori, cosa credevate?), ai rapporti tra la cattedrale e la saga di Harry Potter, al “Cathedral Shop” dove comperare di tutto un po’, alla sezione “Mangia nel nostro ristorante” e a quella sul “Culto e Musica”, alle bellissime fotografie che promuovono le visite per gruppi con guide autorizzate che sembrano veri e propri testimonial… insieme a tutto questo e a molto altro, c’è un’intera sezione intitolata “Get Involved“, che spiega come ci si può impegnare a sostegno del mondo vivace della cattedrale come “Volontari”, o come “Donatori”, o come “Amici” e non solo… E’ vivacissima, ancora, la sezione dedicata alle scuole e alle gite scolastiche, intitolata “Learning“; e a dir poco sorprendente è lo spazio dato alle geniali “Family-friendly Adventures“: nel “Light a Candle” si spiega una strana usanza arcaica – “Some people like to light a candle as a sign of prayer which continues to burn after they have left the cathedral” – e la si ripropone ai più piccoli; a loro sono dirette altre avventure in cattedrale, tra le quali farsi un selfie nel chiostro e cercare il punto esatto in cui sono state girate certe scene di Harry Potter, oppure il gioco con gli origami: “Crea il tuo serpente di carta e guardalo strisciare”…
Che dire? Di tutto, di più, nel sito della cattedrale di Durham. Che è un vero e propria macchina per attirare visitatori e far passare loro ore intere nella cattedrale e nel suo “feudo dei divertimenti”. Che è un esempio per gli altri grandi luoghi di cultura, per come sa essere bello, dettagliato, accessibile, e per come mette tutte le migliori pratiche della comunicazione al servizio della curiosità del turista, che è sicuramente solleticata come meglio non si potrebbe. Sulla la storia della chiesa, e sulla sua antica bellezza, si trova di più in Wikipedia; ma – come si dice? – la perfezione non è di questo mondo.
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La chiesa “di Cristo, della Vergine e di san Cutberto” è cattedrale di Durham, una cittadina posta a circa 30 km a sud di Newcastle, nell’Inghilterra settentrionale. E’ uno degli edifici medievali più belli e importanti del medioevo in Gran Bretagna, e nella storia del romanico costituisce un punto di svolta: si impone infatti come la risposta, al di là della Manica, alle grandi realizzazioni normanne a Caen, e in particolare alle due grandi abbazie di Santo Stefano e della Trinità. La cattedrale di Durham è stata costruita dal vescovo Guglielmo di San Calais a partire dal 1093, e nel 1135 aveva già la sua vasta sezione longitudinale coperta con volte in pietra, strutturate a crociera. Spettacolare, nella navata, è l’alternarsi di pilastri compositi e di giganteschi pilastri circolari, peculiari per le loro decorazioni, che rendono la cattedrale inconfondibile. Il tempo gotico portò l’aggiunta del secondo transetto, costruito in sostituzione delle absidi che in origine concludevano l’edificio ad est. La cattedrale, ottimamente conservata, custodisce, oltre alle reliquie san Cutberto, a cui è dedicata, anche le spoglie mortali di Beda il Venerabile, monaco e studioso, autore di un’importante storia dell’Isola e della sua vita civile e religiosa.
Giovanni Santi (da Fb):
Molti discutono se le volte a crociera di Durham siano le prime del romanico. Io però non credo sia possibile che la svolta avvenga in Inghilterra, perché il romanico si evolve nel continente, e il gotico si sviluppa nel continente e sarebbe ben strano che un elemento così importante come la volta a crociera sulla navata fosse un’invenzione periferica.
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Beda il Venerabile, autore delle “Etimologie.
Le Etimologie non sono di Isidoro di Siviglia? Beda non è autore di una storia degli Angli?
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Grazie, Piero, Avevo corretto la svista, e vedo ora la tua “tirata d’orecchi” 🙂 … Ti ringrazio per l’attenzione e la segnalazione.
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A Novate Mezzola, San Fedelino abbiamo la prima volta a crociere non costolonate ed è certamente precedente a Durham.
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La volta a crociera è invenzione del tempo classico, non del romanico, ed è usata in molte chiese romaniche del primo periodo a coprire cripte e navatelle, o piccoli spazi come a San Fidelino. Credo che la questione riguardo a Durham, Paolo, sia da porre in questi termini, e cioè se sia la prima grande chiesa in cui sia stata realizzata una volta a crociere costolonate sopra la navata centrale, cioè una volta a crociere posta a coprire un edificio del romanico compiuto, con più navate, pilastri compositi, matronei e tutto quanto… sta sotto la volta in una grande chiesa romanica. La competizione, posta così la questione, è tra Durham e Caen, io credo.
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Jean-françois Bogue (da Fb):
Votre récit est hélas que trop vrai, la Cathédrale de Durham est une “machine à cash” et tout dépend en fait de l’Université. Quand j’y suis allé le château n’était pas visible car privatisé pour plusieurs jours pour un mariage d’une famille fortunée. Pire le dortoir des moines qui est un fabuleux petit musée est totalement interdit à la photographie. Le prix d’entrée de la cathédrale est prohibitif… les exemples sont infinis et gâche une visite fantastique par ailleurs. [La tua storia è purtroppo che anche troppo vera, la cattedrale di Durham è un “bancomat” e tutto dipende dall’università. Quando sono andato lì il castello non era visibile perché era stato privatizzato per diversi giorni per un matrimonio di una famiglia benestante. Peggio ancora, il dormitorio dei monaci, che è un piccolo museo favoloso, è totalmente vietato dalla fotografia. Il biglietto d’ingresso alla cattedrale è proibitivo… gli esempi sono infiniti e rovinano una visita fantastica (trad. Google)].
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