Splendido il romanico visto da Roma

Quanta fatica ha fatto ad attecchire a Roma, e nei dintorni di Roma, l’arte “romanica”! A dispetto delle assonanze, infatti, l’architettura che chiamiamo “romanica” è in realtà ben più lombarda, o cluniacense, o catalana, piuttosto che “romana”; e se è vero che l’architettura “romanica” ripren­de alcuni elementi essenziali del modo di costruire dell’antico impero – tra cui l’arco in muratura – è anche vero che poi essa diventa ben altro, e da Roma si allontana, e anzi cresce e si diffonde in giro per l’Europa, fino a quando, sempre lontano dall’antica capitale, mu­ta ancora, quest’architettura, e diventa gotica.

Un nuovo volumetto delle Edizioni Before Chartres prova a raccontare le più belle realizzazioni del tempo romanico nei dintorni di Roma; e prova così anche a spiegare l’anima particolarissima del romanico… intorno alla Città eterna. C’è qualcosa, infatti, a Roma che impedisce alle chie­­se di evolvere come accade in Borgogna o in Alvernia o in Normandia; e il freno, l’ancora, non è altro che l’immenso patrimonio della cultura classica: è questo patrimonio, questa ricchezza di spirito, di bellezza e di pensiero, di materiali e d’ispirazione che im­pedisce – a Roma e nelle terre in cui la voce di Ro­ma non si affievolisce mai – quell’impoverimento della creazione architettonica ed artistica che si verifica, altrove in Europa, nei secoli prima del Mille. E così, proprio perché nell’alto medioevo non sono mai decisamente regredite, intorno a Roma arte e architettura sembrano sentire meno la necessità di quel nuovo modo di costruire e di fare arte che si dice “romanico”, e che poté nascere e si sviluppò prepotentemente, invece, lontano dalla capitale, là dove serviva colmare un vuoto, di ispirazione e di abilità costruttiva.

L’architettura dei secoli tra il X e il XII a Roma e nei dintorni di Roma, peraltro splendida, è certamente meno “romanica” soprattutto perché resta orgogliosamente “romana”: i secoli passano anche nelle ter­re bagnate dal Tevere, non c’è dubbio: ma le indimenticabili basiliche di Castel San­t’Elia e del­l’Argentella sono la testimonianza che l’evoluzione del­la cultura artistica e delle tecniche costruttive, qui intorno nel Lazio, fa comunque i conti con il respiro dell’epoca “classica” e con la lezione degli antichi.

La Roma medievale, la Roma medievale urbana, conta numerose chiese nate da questo peculiare incrociarsi tra la ricerca del nuovo e il persistere delle radici classiche: si pensi solo a quel palinsesto in­cre­dibile che è la chiesa di San Clemente, o ad un altro capolavoro del tempo, Santa Maria in Cosmedin. Ma anche tutto il territorio che abbraccia la capitale offre all’ap­passionato di arte medievale la possibilità di percorsi e scoperte di grande bellezza.

Le dieci mete del romanico intorno a Roma

Nel nuovo volumetto della nostra serie dedicata ai viaggi e alle regioni d’Europa, che si intitola “Itinerari romanici intorno a Roma”, sono raccolti, e riorganizzati come suggerimenti di viaggio, gli appunti che Before Chartres si è annotato proprio visitando le più notevoli realizzazioni del tempo romanico intorno alla Capitale: il santuario di Ceri, le chiese di Tuscania, Montefiascone, Tivoli, Anagni, Fabrica di Roma… Il libro è in primo luogo un invito a viaggiare: propone infatti quattro itinerari, ciascu­no percorribile in giornata partendo da Roma; e ac­compagnano a vedere costruzioni notevolissi­me nella loro struttura, ma anche strepitosi cicli di affreschi; e come sempre accade andando in giro per chiese romaniche, permetteranno di vedere cibori, amboni, cri­pte, pavimenti e capitelli, tutti elementi di cui l’arte dei secoli XI e XII è ricchissima.

L’auspicio è che i quattro itinerari romanici intorno a Roma tracciati nel nuovo volumetto possano essere anche un punto di partenza per altri viaggi: quello che si può compiere ogni giorno qui nelle pagine di beforechartres.blog, e quel­lo che attende, fuori Roma, in Italia, nella strepitosa Europa medievale, tutti coloro che hanno deciso di esplorare, fin nelle loro realizzazioni più lontane – magari con la guida dei volumetti bianchi di Before Chartres – il gusto, l’arte e la spiritualità dei secoli romanici.

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Quattro itinerari, dieci mete romaniche intorno a Roma, da raggiungere in giornata, e che non possono deludere mai. Nel nuovo bellissimo volumetto, intitolato ITINERARI romanici INTORNO A ROMA, Before Chartres raccoglie gli appunti presi durante i suoi viaggi nei territori che circondano la Capitale.

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Centocinquantun pagine per raccontare l’Abruzzo, una terra fiera, in cui l’arte romanica è fiorita rigogliosa. Raccolgono e raccontano le grandi chiese e le grandi abbazie isolate, l’arte vivacissima di Ruggero, Roberto e Nicodemo, e i loro splendidi arredi pieni di girali, mostri, animali e piccoli uomini nudi, e ancora i portali e gli architravi, gli amboni e i cibori… Il viaggio nell’Abruzzo romanico, non delude mai, e così non delude il nuovissimo volumetto ITINERARI alla scoperta DEL ROMANICO IN ABRUZZO, che raccoglie gli appunti di viaggio di Before Chartres.

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La terra alta tra Milano e i Laghi è una delle culle, se non la vera culla, dell’architettura romanica. Da qui i “maestri comacini” portarono i segreti della loro laboriosa abilità costruttiva un po’ dovunque in Europa. Un itinerario in dieci tappe racconta le loro realizzazioni più preziose – da Galliano ad Almenno San Bartolomeo, da Gravedona ad Arsago Seprio a Civate – e lo spirito, i colori, i materiali, i modi e i vezzi che hanno lasciato nelle loro terre d’origine: DIECI PERLE romaniche TRA MILANO E I LAGHI

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16 pensieri su “Splendido il romanico visto da Roma

  1. Avatar di Paolo Salvi Paolo Salvi

    E’ interessante vedere lo sviluppo del romanico nel Lazio intorno a Roma, che mostra alcune pregevolissime perle architettoniche, tra cui Tuscania spicca per ricchezza di edifici. Alcune, meravigliose, come Castel Sant’Elia ancora mi mancano e spero di vederle al più presto, magari la prossima Pasqua.
    Roma invece è un capitolo a sé, dove effettivamente le preesistenze paleocristiane sono un modello pressoché insuperabile ed immutabile.
    Forse questo anche per la mancanza della cattedrale medievale di San Pietro, che, come è noto, ci è giunta ricostruita nel ‘500.

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  2. Antonella Fabriani Rojas (da Fb):

    L’ho comperato e l’ho letto, e come tutti gli altri che credo ormai di possedere nella totalità, ha descrizioni bellissime di ciò che si vede. Scrivi veramente bene. Grazie per per quello che fai così bene.

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  3. Alessandro Pasquali (da Fb):

    Non ci rendiamo conto di quanti tesori artistici, solo medievali, ci siano in Italia. Anagni è straordinaria, una perla preziosissima sottovalutata. La cripta di San Magno dovrebbe essere visitata al pari di grandi monumenti come il Colosseo e la Cappella Sistina.

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  4. Maria Carella (da Fb):

    Io adoro il “romanico”, a Roma purtroppo è rimasto poco, san Clemente è una chiesa magnifica con un cortile stupendo. Tutta l’arte medievale, l’architettura soprattutto, mi affascina molto. Il Medioevo è stato un periodo artisticamente luminoso!!!

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  5. Avatar di Sconosciuto Anonimo

    Sarebbe bellissimo poter vedere “de visu” tutte queste meraviglie accompagnati da una guida d’eccezione! Perchè non organizziamo qualcosa? Giulio, ci accompagneresti? Io sarei la prima iscritta!

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