Coraggioso, e allo stesso tempo rigorosamente legato al testo apocalittico, il frescante di Anagni sceglie di dipingere, nell'abside della splendida cripta affrescata, uno strano Agnello; ed è intorno a questo strano Agnello che ruota ogni cosa. Ci saremmo aspettati un Cristo giudice, in questa posizione cruciale, nel catino dell'abside; è il Cristo giudice e salvatore, … Leggi tutto Anagni: il Salvatore è agnello e leone
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San Justo, una misteriosa frase d’addio
Una frase struggente, scritta in latino, in un piccolo spazio ricavato tra le figure ardite. Un testamento in quattro parole - NON POTEO FACERE PINTURAS - risuona come un grido d'aiuto, e rende ancora più affascinante, a Segovia, uno dei cicli di affreschi più notevoli del romanico di Spagna. "Non ho potuto dipingere la mia … Leggi tutto San Justo, una misteriosa frase d’addio
In 24 all'”Ultima Cena” di Capestrano?
Brindano al Signore, i ventiquattro Vegliardi dell'Apocalisse. Alzano le coppe, invitati ad un convito che non si trova altrove, se non qui a Capestrano. E' un gioco, un'illusione; ma davvero negli affreschi di San Pietro ad Oratorium gli Anziani della visione di Giovanni sembrano prendere il posto degli Apostoli all'Ultima Cena. La chiesa è così … Leggi tutto In 24 all'”Ultima Cena” di Capestrano?
A Charlieu e Jonzy, due portali gemelli
Due portali, un unico autore. Non conosco un altro caso, nell’arte romanica: solamente le due cittadine di Charlieu e di Jonzy, peraltro vicinissime, conservano due timpani che sono stati scolpiti dalla medesima mano – dal medesimo artista, direi, più che dal medesimo atelier –. E questo artista ha lasciato in entrambe le opere la propria … Leggi tutto A Charlieu e Jonzy, due portali gemelli
Soffoca a Montoire il Cristo “bianco”?
Un solo Cristo in Gloria staccherei da dov'è, dall'abside della chiesa che lo custodisce, per ricollocarlo in un museo e al centro di una grande sala piena di luce: è lo splendido Cristo bianco che, a Montoire, abita la chiesetta di Saint-Gilles, troppo piccola e modesta, strano e confuso contenitore, che a stento lo accoglie, … Leggi tutto Soffoca a Montoire il Cristo “bianco”?
E un tocco di genio rinnovò i timpani
Un trucco, un guizzo d’artista: è bastato un colpo di genio – e chissà chi fu, tra gli scultori romanici, il primo a concepirlo – per cambiare la classica rappresentazione del Cristo in gloria nei timpani medievali. La scena del Redentore circondato dal “tetramorfo”, rappresentata molte e molte volte nel medioevo, è ispirata al racconto … Leggi tutto E un tocco di genio rinnovò i timpani