Trani: volto antico, absidi d’astronave

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La facciata sulla piazza

Se mi chiedessero quale, tra le chiese romaniche, mi emoziona di più, risponderei che a Trani, tra mare e cielo, c’è un capolavoro che non finisce di stupire. Così bianca, così liscia, così leggera, la cattedrale dell’Assunta – di cui Before Chartres parla in un altro articolo – è per molti aspetti lontanissima dal percorso architettonico del romanico. Eppure sorprende chi la osserva, da ogni angolatura.

La facciata è quasi una quinta da teatro, un lenzuolo steso al sole delle Puglie. Gli elementi decorativi, già lievi al livello del portale – meravigliose intuizioni le rampe d’accesso che conducono all’accesso, e la fascia delle archeggiature appena sporgenti – si alleggeriscono ancora verso l’alto. Mano a mano che lo sguardo sale, la facciata sembra sempre più perdere di sostanza. Scrive Pina Belli d’Elia:

E quando la luce meridiana intride le sue bianche pietre o quando al tramonto le imbeve di toni caldi che vanno, a seconda delle stagioni, dal più delicato rosa all’arancia più intenso; o quando, appena tramontato il sole le pietre stesse divengono luminescenti e sembrano per un breve magico momento restituire la luce assorbita durante il giorno, la vecchia fabbrica sul mare si ricompone e trasfigura in una visione irreale di pura bellezza che difficilmente può lasciare indifferente anche il più distratto viaggiatore.

Regolari e sicuri della loro bellezza, i fianchi della chiesa la rendono ancora più nobile, e più simile ad una donna dalle forme perfette. Sulla sua pelle, nel chiarore della muratura, i rosoni e le finestre decorate spiccano come diademi. E infine, nel diafano e orgoglioso silenzio, le tre absidi – non nascoste dietro una parete liscia come accade spesso qui in Puglia, ma esibite con sfrontatezza e orgoglio – come tre grandi silos appoggiati all’altissimo transetto, tre torri, tre immensi serbatoi, fanno somigliare la cattedrale ad un’antica astronave, pronta a partire verso il cielo.

Da sola, la basilica bianca regge la sfida con cento capolavori d’Oltralpe. Non le servono capitelli e diavoli, o timpani e crociere; le bastano il genio immensamente italiano e mediterraneo, il profumo di antico, l’intuizione di costruttori che sono veri artisti, e non solo architetti.

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Il fianco e le absidi

23 pensieri su “Trani: volto antico, absidi d’astronave

  1. Sara Venturiero (da Fb):
    Io sono pugliese, precisamente salentina… Sicuramente conoscerai la Basilica di Santa Caterina D’Alessandria a Galatina (tardo-romanica, con abside centrale già in pieno gotico) e la Cattedrale di Otranto (romanica con cripta bizantina)…

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    1. Ok per Otranto: splendido pavimento, e devo vederla. La parolina tardo-romanica mi mette i brividi, quindi a Galatina non ci verrò… 🙂 Ma sono stato a Monte Sant’Angelo, a Siponto, a Troia, a Barletta, a Bari, a Trani, a Ruvo, a Bitonto… Meraviglioso il romanico pugliese!

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    1. Nessuna volontà di classificare rigidamente… e infatti nel post parlo di una sola – splendida – chiesa. Poi, però, lasciamelo dire in modo piano: il romanico in Puglia ha dato esiti eccelsi, e il cielo e la terra e il mare che abbracciano queste chiese le rendono una collana di bellissime perle!

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  2. Emanuela Lonati (da Fb):
    Da qui non partivano i cavalieri templari per le crociate?? E allora la sua architettura perfetta, la sua posizione sul mare e l’alone dato dalla storia…o dalla leggenda ne fanno una delle chiese più belle di sempre.

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    1. La cattedrale, Selenia, sorta su una precedente chiesa dedicata a Maria, è formalmente intitolata a Santa Maria Assunta. Il legame con san Nicola Pellegrino, morto a Trani sul finire dell’XI secolo è ovviamente fortissimo: la nuova chiesa è stata immaginata come il reliquiario del Santo e il luogo primo del suo culto… anche con le finalità competitive che citi, con altre città e con altri santi, e che nel Medioevo erano frequentissime.

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  3. Ada

    Galatina è tardo gotica. Che c’entra con le cattedrali romaniche! È comu quel il romanico eccelso in Puglia si conserva prevalentemente in Terra di Bari e Capitanata. Qualcosa a Brindisi, vd San Giovanni al Sepolcro. In provincia di Lecce rimane ben poco, tra queste l’abbazia di Santa Maria di Cerrate.

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    1. Sara Venturiero

      Ne sei davvero sicura? Se sì, descrivimi cosa vedi di tardo-gotico sulla facciata di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina..
      Inoltre, al di là di Santa Maria di Cerrate, hai dimenticato la Cattedrale di Otranto, la Chiesa di Santo Stefano a Soleto, la Chiesa dei Ss. Niccolò e Cataldo a Lecce, ecc., tutti esempi di romanico nel leccese.

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  4. Pietro Marchetti

    Giulio Giuliani non è dedicata all’altro San Nicola non quello di Bari ma il Pellegrino? Non penso sia dedicata all’Assunta. Comunque di tutte le pugliesi per me la perfezione assoluta è a Bitonto…

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    1. Mi risulta che la cattedrale – ripeto quello che scrivo più sopra nei commenti – sia sorta su una precedente chiesa dedicata a Maria, e sia formalmente intitolata a Santa Maria Assunta. Il legame con san Nicola Pellegrino, morto a Trani sul finire dell’XI secolo è ovviamente fortissimo: la nuova chiesa è stata immaginata come il reliquiario del Santo e il luogo primo del suo culto.

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  5. Francesco Paradiso

    Un viaggiatore francese dell’800, Francois Lenormant, la definì “La Regina delle Cattedrali di Puglia” e questo fatto, a noi Tranesi, ci inorgoglisce molto. Provate a salire sul Campanile, e vi troverete sospesi fra cielo, terra e mare…. questa Cattedrale è in stile benedettino-cavense, come quella di Ruvo, perchè ha facciata principale senza paraste, campanile unico e isolato, non ha l’esaforato sulle parti laterali, ha le absidi in vista e all’interno ha le arcate in numero non multiplo di tre. Invece le cattedrali in stile benedettino-cassinese, come Bari e Bitonto, hanno tutte queste caratteristiche al contrario. Ma una bella come la nostra, così splendida fra mare e Porto, paragonata a una grande nave con le vele spiegate, non ce l’ha nessuno.

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  6. Pingback: CATTEDRALI ROMANICHE DI PUGLIA – L’itinerario prosegue - sassolinidiviaggi

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